La settimana scorsa sono stato a nella zona di Varsi – Tosca e del bellissimo Monte Barigazzo.

Vista la bellezza dei posti, ed anche il fatto che sono molto poco battuti e quindi abbastanza selvaggi, ci tenevo a scrivere due righe per far sapere a chi fosse interessato che le salite impedalabili hanno trovato una nuova compagna di classe: la salita del Barigazzo!

Questa salita può essere divisa in 3 settori, tutti molto diversi tra loro e diversamente impegnativi in successione.

Partendo dal ponte sul Ceno, zona Lamberti, inizia la salita completa che in poco più di 11 km porta fino alla chiesa sul Monte Barigazzo a più di 1250 mt di altitudine per un dislivello di circa 910m.

11 km al 7.8% di media circa non sono mica male, stiamo parlando di una salita di tutto rispetto che va affrontata con intelligenza, forza e pazienza.

Il primo tratto fino a Tosca di circa 5 km è dolce, ci sono solo alcuni strappi al 8-9% abbastanza corti che si superano senza soffrire troppo, la pendenza media comunque non arriva al 5%.

Arrivati a Tosca iniziano i problemi, dalla svolta a sinistra che si imbocca appena dopo la chiesa ci sono poco meno 6km per arrivare in alto, e tutto questo tratto ha una pendenza media del 10%.

Questo secondo pezzo di salita, da Tosca alla cima del monte, si divide in 2 tratti ben distinti, il primo di circa 2km è una salita dura, ma normale, qualche strappo anche intorno al 11-12% ma tutto molto gestibile, mentre il secondo segmento, di 3.3 km, quasi tutto nel bosco è letteralmente infernale.

Indicazioni per la salita “finale”

Dallo svincolo con le segnalazioni per la sommità del monte e della Città d’Umbria, parte una salita assolutamente impressionante che solo in due piccoli tratti di 200-300 metri cala la pendenza intorno al 7-8%, ma che in tutti gli altri quasi 3km non scende mai sotto al 15-16%.

Qualsiasi sistema di misurazione della pendenza vi dirà che su 3.3 km di lunghezza la pendenza media è del 13% con punte ben oltre il 20%, il mio Garmin quando non andava in panico per la velocità quasi a zero è stato in grado di mostrarmi anche un bel 23% per un lungo tratto.

Concludo questo piccolo posto consigliando assolutamente agli amanti del ripido di andare a fare questa salita perchè ne vale davvero la pena, e se volete l’estremo dell’estremo e fare come il sottoscritto, andateci prima che la strada sia pulita, si perchè non avete idea di cosa ho trovato sul percorso, oltre alla pendenza disumana mi sono dovuto anche destreggiare tra buche, rami e tronchi sull’asfalto che una macchina sicuramente non passava, forse nemmeno una moto, sassi, pietre ed una marea di fogliame che aveva ridotto a solo due strisce di 30 cm l’una la superficie di asfalto percorribile senza scivolare.

Ultima cosa, attenzione alla discesa, venite giù veramente piano con tanta prudenza e occhio a dove mettere le ruote.

Ciao a tutti, Amici Sportivi, alla prossima scoperta impedalabile…


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